Ci sono eventi che cambiano la vita, la percezione stessa del significato di vivere, non come verbo, come profondo contatto con il sé più profondo. Se l’evento ti porta nel baratro della paura, nella pozza nera della nevrosi, dove la sopravvivenza in pericolo ti porta nella ruminazione del pensiero negativo in modo ossessivo, puoi affondare. Oppure, risvegliarti.
Comprendere, come dice una grande Maestra, che “fare del limite un’opportunità” è la risorsa.
Tre mesi in un letto, sono lunghi a momenti lunghissimi, in quella stanza apparentemente asettica, che diventa la mia casa con i ritmi scanditi da rituali innaturali, le persone, anzi Persone, con i camici bianchi che la frequentano, che diventano amici e soprattutto angeli custodi.
Il limite è dato dalla sofferenza per la malattia, per la paura, per quello che senti e vedi intorno.
Un istante sono nel baratro, nella pozza, un istante dopo entra un raggio di sole e il buio scompare.
Quel momento che stavo vivendo era comunque la mia vita, potevo arrendermi e continuare a subirla o viverla. Ho scelta la Vita, e allora è diventata una straordinaria opportunità per comprendere cosa mi ha portato lì.
Ho iniziato a guardare al mio passato, senza giudizio, solo per ciò che è stato. Ho compreso che vado bene così come sono, la competizione costante con me e con gli altri era assolutamente inutile e deleteria, poiché mi aveva sempre più allontanato dalla mia natura tanto da non conoscerla più. Una competizione insensata che nasconde bisogni da soddisfare con l’adesione a qualsivoglia modello di riferimento. L’amore per ciò che è fa scomparire l’odio di sé e porta all’amore per l’altro da sé, perché lo vedo per ciò che è, come sono io, con parti di luce e ombra. Perché soffrire, vedendo di me e dell’altro, le ombre, quando sono ed è tutta luce? Quale scusa posso inventare oggi per non vedere la trave nel mio occhio? Che l’altro è male perché ha il male “dentro”? Allora ce l’ho anch’io. Quante volte ho fatto soffrire qualcuno volontariamente o senza rendermi conto? Sono anche luce e lo è anche l’altro.
Sta a me scegliere cosa voglio vedere.
La risposta ai quesiti è già il cammino verso il risveglio, la rinascita, la nascita di un nuovo Amore.
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